Storia

CHE COS’È IL GIOCO DEI BIRILLI?

Il gioco dei birilli detto anche spàccere basato sull’abbattere n° 9 birilli, disposti su cavalletto di ferro a “T” rovesciata, con n° 10 piastre di ferro. È un gioco aperto a tutti, a cui possono prendere parte donne, uomini e bambini, ovviamente distinti in categorie, che variano per età e sesso.

QUALI SONO LE SUE ORIGINI?

Il gioco dei birilli nelle sue varie forme vanta una lunga tradizione, ma risulta complicato e forse impossibile dare un nome al suo ideatore. Sono infatti stati rinvenuti simili passatempi nelle tombe egizie del 5200 a.C.. Inoltre è certo che i Greci ed i Romani praticassero tale sport obbligatoriamente, assieme ad altre discipline motorie, che avevano lo scopo di irrobustire il fisico degli uomini. Nel Medio-Evo invece si diffusero varie forme di giochi con i birilli, praticate dal popolo col mero gusto del diletto, nelle diverse regioni italiane. Nel territorio trevigiano è emerso che il gioco venisse praticato anche in numerosi monasteri e conventi. In questa epoca di luce ed ombre, di riforme e controriforme i birilli venivano addirittura scolpiti con sembianze umane, simboleggianti i miscredenti. Le origini di questo sport hanno radici profonde ed antiche e questo si riflette anche nell’evoluzione storica del termine “birillo”, che nel 1426, comparve come “brigli” in testi non toscani, a Palermo. Nel medesimo secolo venne appurata una definizione del birillo, identificato come un cilindretto di legno o di avorio che in alcuni giochi, si tenta di far cadere mediante palle o bocce. Il nome attualmente in vigore comparve nel Dizionario Etimologico della Lingua Italiana del 1797.
birilli storia
Le prime gare di cui si hanno dati certi, in quanto ufficializzate da La Gazzetta di Treviso, hanno avuto inizio nel 1901 a Treviso. Nel novembre del 1901 si scontrarono infatti i giocatori delle province di Mantova e Treviso. A seguire nel 1946 si crearono le prime società e nel 1948 nacque la Federazione Birillistica Trevigiana, e nel 1949 si tenne il primo campionato provinciale dei “birilli alla veneta”, con la vittoria della società Amicizia di Treviso. Nel 64 la F.B.T. si trasforma in U.I.B.E. (Unione Interregionale Birillistica ENAL) e poi successivamente in F.A.B.I. (Federazione Autonoma Birillistica Interregionale). Nel 1978 la F.A.B.I. entra a far parte dello CSAIN (Centri Sportivi Aziendali Industriali) ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI. Nel 1989 la “I” di Interregionale assume la denominazione Italiana diventando FEDERAZIONE AUTONOMA BIRILLISTICA ITALIANA. L’attuale regolamento e statuto risale agli anni ‘30 quando fu elaborato dal Vescovo e dal Presidente del Tribunale di Treviso, ai quali piaceva il gioco dei birilli.